La vacanza è una desiderata evasione per ritemprare il corpo e la mente. La parola vacanza deriva dal latino “vacans”, che significa “essere liberi” così la intendiamo come uno stacco dal solito tran tran quotidiano e dallo stress lavorativo ed emotivo ad esso correlato.
Essere in vacanza significa staccare dalla routine, dagli obblighi e dai doveri che essa impone, per dare maggiore spazio alle proprie necessità, al proprio piacere.
La scelta di come gestirla è l’espressione dei bisogni della persona, del suo stato d’animo, delle energie che ha a disposizione, ma anche del suo stile di vita, delle sue abitudini e dei suoi valori.
Se si sceglie di fare un viaggio, la meta e il tipo di viaggio possono manifestare cosa la persona cerca, di cosa ha bisogno: per esempio scegliere un luogo che rappresenta uno status può indicare un bisogno di riconoscimento di appartenenza a un gruppo ed è sostanzialmente differente dalla scelta di un luogo per visitarlo, conoscerlo, scoprirlo.
Molto spesso in vacanza, l’intenzione è quella di ricercare e di raggiungere uno stato soggettivo ideale in cui poter sperimentare contesti di vita non accessibili giornalmente.
Le vacanze ci danno la possibilità di contatto con il nostro tempo interno, di trovare di nuovo la nostra soggettività un po’ perduta nella frenesia del quotidiano e sono anche un’opportunità per riposarci e dare spazio alle parti della nostra personalità che si riconoscono come più egosintoniche e performanti.
Lontani dalle richieste del Super-Io ci può essere l’occasione per divertirsi dedicandosi alle attività considerate più piacevoli, abbandonando gli schemi mentali messi in atto quotidianamente, liberarsi della tensione accumulata durante l'anno e dedicarsi ad attività conoscitive ed esplorative.
Prendersi una pausa rigenera soprattutto quando ci sono alti livelli di stress e di cortisolo che tra le altre cose causano difficoltà alle funzioni di memoria e di apprendimento, ipertensione e immunodepressione.
Ma c’è il rischio che si viva male l’interruzione dei ritmi abituali e ci siano momenti in cui si sperimenti un senso di vuoto e di solitudine e/o si cerchi di riempire tutto il tempo con ritmi e programmi serrati.
Le variabili che entrano in gioco sono soggettive e imprevedibili ma affinché una vacanza possa essere rigeneratrice permettendo di ricaricarci di nuova energia dobbiamo favorire una pulsazione vitale più bilanciata tra il tempo interno e quello esterno cercando di liberare la capacità di sentire e vivere il piacere dell’evasione prendendo distanza dalle pressioni interne ed esterne che avvertiamo.
Quindi dobbiamo ricercare una disposizione emozionale di ricettività che abbraccia sia l’aspetto di maggiore apertura del Sé e che di espansività del proprio Io, di esplorazione del mondo circostante. Una disposizione che lascia cadere i limiti e i confini abituali, offrendo lo slancio per cogliere intorno a sé momenti e opportunità da vivere nella piacevolezza del tempo con cadenza più naturale, a dimensione più adeguata e vicina al ritmo dell’animo, di più ampio e profondo respiro, in senso fisico e metaforico.
La mia intervista su Radio News 24
L'analisi personale è un cammino che conduce ad una maggiore conoscenza e consapevolezza di sè
che deriva dal sapere e dal sentire insieme,
porta ad
avere più informazioni sia cognitive sia emozionali e
accompagna verso
una trasformazione che è in rapporto alla sostenibilità di ciascuno.
L'analisi personale è un percorso che porta all'aumento delle proprie capacità di relazione sia con il proprio mondo interno sia con il mondo esterno.
Solo la conoscenza di noi stessi, dei nostri limiti e la loro accettazione ci permettono di poter operare le scelte importanti della nostra vita con coscienza e autonomia.
L'ambizione dell'analisi individuale è quella di trovare un equilibrio migliore di quello che si è già raggiunto.
La meta è la via per cui la raggiungi. Ogni passo di oggi è la tua vita di domani.
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Wilhelm Reich